giovedì 14 novembre 2013

Il bosco delle volpi

Toh, tornando oggi in treno, ho finito di leggere un libro "davvero piacevole", di Arto Paasilinna, Il bosco delle volpi.
Il libro è uscito in finalndia nel  1983, in Italia, grazie alle edizioni Iperborea nel 2011 Il libro descrive la strana situazione venutasi a creare in lapponia, in una sperduta capanna dei cacciatori (poi trasformatasi in lussuosa reggia) posta sul monte Kuopsu, in cui uno gangster, Oiva Juntunen (divenuto criminale per la sua non troppa voglia di lavorare), un maggiore ubriacone, Sulo Armas Remes e della vecchissima  e fuggitiva donna lappone Naska Mosnikoff scappano dalla loro realtà.
Il gangster da un criminale a cui deve dell'oro, il maggiore dalla sua routine (un lavoro noioso e da una famiglia esosa) e la vecchia dalla società che la vorrebbe all'interno di un ospizio.
Il libro è piacevole e veloce (soprattutto per chi, come me, è sempre in treno alla mattina presto), in cui lo scrittore prende in giro un po' tutta la società in cui i tre sono inseriti, non avendone per nessuno (compresa un'icona fatta con il mascara e ritenuta  autentica dal locale patriarca ortodosso).
Che dire.... dopo L'anno della lepre
(personalmente il migliore dell'autore), questo merita sicuramente di essere letto soprattutto per il ritmo con cui lo scrittore procede nella narrazione (anche quando si sofferma sui particolari sa essere divertente, caratteristica di non poco valore!)

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